Quello che voglio raccontarvi oggi è una Campania a due passi da Napoli che spesso neanche i suoi abitanti conoscono. Una Campania di ricchezze e tesori nascosti, di siti archeologici di enorme rilievo che qui...sono praticamente sconosciuti e dimenticati persino dagli abitanti del luogo!
Ecco che partendo da Napoli, in pochi minuti di treno approderemo a Caserta (si tratta di meno di 40 km dal centro di Napoli) per un flash sui siti e gli angoli affascinanti di questa bella cittadina, conosciuta quasi esclusivamente per la sua M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-A Reggia e che invece ha tanto da regalare ai viaggiatori e ai turisti che decideranno di conoscerla!
Per gli amanti dei paesaggi, delle bellezze naturali e della tranquillità i dintorni della città hanno tantissimo da offrire ma....nessuno lo sa! Se da un lato è un vero peccato nascondere tante bellezze, dall'altro questo "silenzio" consente a questi luoghi di conservare intatto il loro fascino perchè il turismo di massa neppure li sfiora!
CASERTA
Caserta, erede di una storia gloriosa, è una cittadina, così come i suoi dintorni, ancora non toccata dal turismo di massa in grado di stupire ad ogni angolo con le sue bellezze, prima tra tutte la meravigliosa Reggia progettata da Vanvitelli. Conosciuta anticamente come Galatia, ha origini etrusche e sannite, Caserta ha visto il succedersi di dominazioni e stili che sono culminati con l’arrivo di Carlo di Borbone, quando si trasformò in una corte, grazie anche alla costruzione di Palazzo Reale. Fu anche il quartier generale di Giuseppe Garibaldi.
Se cerchi una meta affascinante, Caserta sarà un’ottima scelta! Il percorso “tradizionale” ma ricchissimo di fascino, è costituito dal quadrilatero:
1) Reggia di Caserta , (che non necessita di presentazioni!) con i pezzi della collezione Farnese
2) Complesso Monumentale del Belvedere di San Leucio, a cui è legato un affascinantissimo progetto mai compiutamente realizzato ma da riscoprire
3) Casertavecchia, piccolo e romantico borgo medievale, dalle origini misteriose e dal presente vivace (tra manifestazioni folkoristiche stagionali, panorami mozzafiato, locali, locande avrai tantissime opportunità di svago e relax...)
4) Complesso di Sant’Agostino, che comprende il chiostro cinquecentesco, il convento, la Chiesa di Sant’Agostino, il Museo d’Arte Contemporanea e il Museo delle tradizioni.
Ma questo è solo un assaggio!
Cosa Visitare a Caserta
Le opzioni sono davvero tante, quindi, abbiamo scelto di elencare solo quelle che consideriamo più affascinanti (si tratta di una nostra selezione quindi saremo contenti di ricevere qualsiasi ulteriore spunto al riguardo!)
· Grotta di San Michele a Liberi tra i più antichi santuari della Campania
· Chiesa di San Rufo . Qui, ogni anno si ripete a giugno la benedizione dell’acqua del pozzo. È visitabile solo in alcuni periodi dell’anno.
· Castelluccia e il bosco vecchio
· Museo Archeologico dell’Agro Atellano che contiene l’esposizione dei reperti delle necropoli e della città sannitica e romana di Atella e di una necropoli del VIII – VII sec. A. C.
· Cappella di San Rocco (Casertavecchia)
COME ARRIVARE A CASERTA
In auto: Autostrada del Sole (A1) Roma-Napoli. Uscite Caserta Sud o Caserta Nord; o Autostrada A3 (Salerno-Reggio Calabria) e prosecuzione per l'Autostrada A30 e per l'A1 uscita al casello Caserta Sud
In treno: Stazione ferroviaria di Caserta
In aereo: Aeroporto di Capodichino di Napoli dista 24 km da Caserta
DINTORNI DI CASERTA
I dintorni di Caserta offrono una scelta decisamente varia, che ti permetterà, soprattutto se ami star fuori dai circuiti turistici tradizionali, di incontrare sulla tua strada borghi e paesi autentici e ricchi di storia, ambienti naturali incontaminati, sorgenti di acque tra le più importanti d’Italia e zone termali, il rigoglioso vulcano, ormai spento, di Roccamonfina, grotte carsiche e percorsi di trekking sparsi soprattutto nelle due aree del Massiccio del Matese e del Medio Volturno. Hai mai fatto bat watching o torrentismo? Qui puoi!
Ecco alcuni suggerimenti!
PAESI DA SCOPRIRE NEI DINTORNI DI CASERTA
ZONA DEL MASSICCIO DEL MATESE
· Ailano piccolo borgo medievale che affascina e colpisce per le sue sorgenti di acqua sulfurea e le rovine del monastero femminile di Santa Maria in Cingla.
· Valogno conosciuto come “il borgo dipinto” in ogni angolo racconta se stesso con storie di briganti, magie, storie del risorgimento e di antichi mestieri. È un incantevole e sperduto borgo d’autore. Guarda il video
· Alife e le sue necropoli
· Arienzo
· Castello del Matese
· Cerreto Sannita
· Monteroduni, Gallo Matese e Letino rientrano nei percorsi di turismo lento e rurale
· Maddaloni/Marcianise importante polo commerciale è famoso per il distretto centro commerciale Campania e per La Reggia Outlet il più grande del sud Italia facente parte del circuito McArthur Glenn
· Piedimonte Matese spettacolare con le sue attrazioni, le superfici carsiche “il fosso del Castello”, la Bocca della Selva, la Selva del Perrone, i ruderi del castello di Gioia Sannitica e la piana del Telese con il suo torrente, il Titerno, che la taglia con le sue acque.
MEDIO VOLTURNO
· Roccamonfina
· Limatola famosissima per il suo meraviglioso castello e per i magici mercatini di Natale
· Tora e Piccilli qui sono presenti impronte risalenti ad oltre 350.000 anni che la tradizione popolare chiama le “ciampate del diavolo”.
· Pontelatone e Treglia, dove sorge la Trebula Balliensis conosciuta come la “Pompei sannitica” un importantissimo sito archeologico (cinte murarie, porta megalitica, terme romane, castellum Aquae) dove il gruppo archeologico organizza alcune interessanti visite guidate
· Riardo famoso per le acque minerali e per le sue antichissime origini risalenti al IV sec. a.C. (Acqua Ferrarelle)
· Caiazzo
PUNTI DI INTERESSE NATURALISTICO
· Parco Regionale del Matese (versante campano);
. Lago Matese il lago di natura carsica più alto d’Italia con i suoi mille segreti; le grotte di “Cul di Bove” (profonda 913 metri) e del Pozzo della Neve grotta attiva ed accessibile è tra le grotte più profonde d’Italia (1.048 m per oltre 8 km)
· Forra del Peschio Rosso e Forre di Lavello i profondi canyon ricchi di storia e di leggende
· Oasi WWF le Mortine
· Bosco degli Zappini o anche conosciuto come Cipresseta di Fontegreca è un vero bosco incantato
· Fiume Lete fiume dell’oblio della mitologia greca, protagonista di miti dall’Eneide alle opere Dantesche è particolarmente ricco di fascino
· Falesia Pescopanni è una delle pareti per il free climbing più famose d’Europa insieme con quella di Cèuse in Francia e Siurana in Spagna
· Lago di Letino e Grotte di Cauto
Per farti un’idea più precisa e completa della ricchezza sconosciuta e dimenticata del territorio casertano, del fascino, delle tradizioni, e soprattutto delle ricchezze enogastronomiche tradizionali una vera e propria vetrina dei tesori nascosti e dei paesi sconosciuti e ricchissimi di tradizioni, fascino in cui approfittare delle produzioni genuine tra i vini, prodotti della gastronomia tradizionale usi e costumi protetti e tramandati da secoli… ti basterà visitare i siti del progetto Guideslow che offre talmente tanti spunti che avrai difficoltà a fare la tua scelta. Le guide sono perfettamente organizzate in due diversi ambiti territoriali:
· Massiccio Del Matese con il suo parco regionale
ENOGASTRONOMIA DI CASERTA E DINTORNI: COSA ASSAPORARE PER DELIZIARE IL PALATO
La gastronomia casertana, varia e molto saporita, è tradizionalmente fatta di piatti semplici della tradizione contadina.
La prima cosa che verrà in mente a qualsiasi italiano pensando a “Caserta” sarà, quasi certamente, la “mozzarella di bufala fresca”! Il perché ce lo saprai dire anche tu dopo averla assaggiata!
Alla cucina tradizionale appartengono piatti come i “Friarielli”, broccoli passati in padella con aglio e peperoncino, o i “Cardoni in brodo”, una zuppa fatta con cardi in brodo, erbe e aromi, uova e polpettine di carne che viene preparata secondo un’antica ricetta e, ancora, “Past’e ‘llessa”, una pasta cucinata con castagne lessate.
Altra specialità è il “calascione con verdura”, la frittata di asparagi selvatici, la pasta e ceci, la verdura maritata, i taralli e le freselle e il particolare formaggio molle della zona.
Fra i dessert…la “polacca aversana” pasta crema pasticcera e amarene sciroppate e le mele annurche.
Il primo vino DOC del mondo è di qui!
Il Falerno del Massico DOC fu il vino più noto, apprezzato e costoso dell'antichità. Gli antichi romani, infatti, per conservarlo e garantirne le origini e l’annata, usavano conservarlo in anfore chiuse da tappi muniti di targhette. Tibullo pregava - nunc mihi Gumosus veteris proferte Falernos - di avere subito una coppa di Falerno, vecchio e affumicato!
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