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Immagine del redattoreAlice

LO STILE LIBERTY E I BORGHI DI NAPOLI

Sono entusiasta! In queste settimane tanti, tantissimi ospiti della nostra Guesthouse erano curiosi di scoprire e conoscere una zona non tradizionalmente turistica di Napoli: il Vomero. Questo significa che non sono più solo il centro storico e i percorsi tradizionali ad attrarre i visitatori, ma la voglia di scoprire la nostra splendida città, finalmente!

Tante sono le informazioni che ci hanno chiesto e tante le curiosità che mi sono divertita a raccontar loro. Si, perchè ovviamente non potete saperlo ma sono nata e cresciuta proprio lì, nel quartiere Liberty della città, proprio sulla collina del Vomero! Ecco perchè oggi vi porto (almeno con la fantasia) a conoscere alcuni angoli della zona "collinare" di Napoli che è facilissimo raggiungere in poche fermate di metro anche dal nostro bed and breakfast.



IL VOMERO E L'ARENELLA

Il quartiere Vomero nacque nella seconda metà dell’800 (a seguito della bonifica successiva all’epidemia di colera del 1884), dalla fusione di 3 antichi villaggi: Vomero, Case Puntellate e Antignano. Oggi, insieme a Chiaia, è considerato uno dei quartieri residenziali e commerciali di Napoli.

Il Vomero è un quartiere relativamente recente che vanta alcuni tesori ancora non conosciuti al pubblico. Se avete un pò di tempo vale una passeggiata per le belle vie pedonali dello shopping e per suoi antichi borghi ormai inglobati nel tessuto urbano cittadino ma che, tuttavia, in alcuni angoli conservano in qualche modo usi e caratteristiche quasi agresti.

La sua particolarità sta proprio nella contrapposizione tra le strade principali, ampie ed alberate che oggi sono in gran parte isole pedonali dello shopping (passeggiando potrai scorgere le antiche ville e residenze nobiliari) e gli antichi sentieri in forte pendenza (i cavoni, le calate, i gradoni, torrioni etc.) un tempo tutt’altro che agevoli ma che oggi, gradevoli da percorrere, conservano la memoria di percorsi che collegavano le antiche aree abitate o fungevano da canali di scolo per le acque piovane.

Percorsi suggeriti

Trascorrere una giornata a spasso tra il quartiere Vomero ed un salto all'Arenella sarà molto piacevole perchè avrete la possibilità di alternare passeggiate in viali alberati e negozi di ottime marche alla scoperta di vicoletti e strade abbarbicate sulla collina, così come di passare dai borghi ormai inglobati dalla città, i cui mercati colorati conservano un grande fascino alle strade che degradano verso il mare e godere da lì di panorami strepitosi. Il tutto condito da storia, cultura e gli immancabili ottimi sapori della cucina partenopea.

Arrivando da piazza Vanvitelli in metro o in funicolare (sempre nelle zone limitrofe alla stessa piazza) vi suggerisco di andare alla scoperta di questi angoli. Non ve ne pentirete!

· Borgo di Antignano: nell’impianto del villaggio antico inglobato in un quartiere moderno si tiene ogni mattina il mercato alimentare molto frequentato per un inusuale rapporto tra qualità e prezzo. Qui è possibile fermarsi per un aperitivo o per un ottimo e genuino pasto proprio nel mezzo del mercato, scengliendo tra le pescherie e le piccole trattorie pizzerie! E' davvero tipico e piacevole star li seduti, magari scambiare due chiacchiere con i proprietari mentre si osserva il brulicare di vita del mercato!

Orario di apertura del mercato: dalle 8.30 alle 13.30 circa ( i ristoranti e le pescherie sono aperti anche la sera).

Indirizzo: Piazzetta Antignano (nei pressi della stazione Metro Linea 1 di Quattrogiornate, di Medaglie d’Oro, facilmente raggiungibile anche da Vanvitelli)



· Calata San Francesco: è un percorso molto particolare che attraverso la via Belvedere, dal Vomero degrada verso Chiaia snodandosi in discese e gradini continui (incrociando panorami mozzafiato e discese decisamente ripide, attraversando vicoletti ed addentrandosi nel tessuto popolare e tipico di Napoli). Vi consiglio di percorrerlo di giorno in tranquillità godendo delle scene di vita popolare che incontrerete durante il percorso e dei panorami che vi si apriranno dinnanzi agli occhi.




· Torrione San Martino: Si tratta del residuo delle antiche strade che conducevano da un villagio all’altro prima dell’urbanizzazione del Vomero. Dopo la visita al Borgo di Antignano, se avete voglia di passeggiare, attraverso i gradini di Torrione San Martino potrete in breve tempo raggiungere l’omonimo belvedere da cui ammirare uno dei panorami mozzafiato sull’intera città e cogliere l'occasione per visitare il Castel Sant’Elmo e la Certosa con annesso il Museo di San Martino.


· Pedamentina San Martino: letteralmente ai “piedi del Monte” è un percorso che parte dal piazzale di San Martino e attraversa il Corso Vittorio Emanuele sino a giungere a via Toledo attraversando i quartieri Spagnoli. Il percorso è ricco di leggende e particolarità di cui vi racconterò personalmente! Per ora vi dico solo che è una gradinata composta da 414 gradini (non temete sono in discesa da San Martino!) e che in ogni angolo ci sarebbe una storia da raccontare :-)



· Le rampe del Petraio e via Palizzi: le rampe del Petraio (503 gradini) attraversano via Palizzi e corso Vittorio Emanuele tra paesaggi mozzafiato, abitazioni al pianterreno con verande e balconi ricavati abusivamente dalle strade e dai marciapiedi, edifici stile liberty, balconcini fioriti che riempiono il cuore di tenerezza. Qui, alla pensione Haase ormai scomparsa, soggiornò Paul Klee nel 1902. Le rampe partono da via Annibale Caccavello al Vomero e giungono al Corso Vittorio Emanuele all’altezza della chiesa di S. Carlo alle Mortelle. Da qui a voi la scelta, perchè vi è una doppia possibilità: proseguire percorrendo i gradoni di S. Maria Apparente, la salita Vetriera e le successive rampe Brancaccio, che portano nel cuore della Napoli più elegante: via dei Mille e via Filangieri; oppure i gradoni di Chiaia, che portano appunto a via Chiaia.


NOTA BENE: TUTTI I PERCORSI SEGNALATI NON SONO PERICOLOSI, MA SI CONSIGLIA DI ATTRAVERSARLI SEMPRE IN ORARI DIURNI.


Cosa Visitare al Vomero:


· Chiesa di San Gennaro a Antignano (a poca distanza dal mercato del borgo di Antignano).

Orario di apertura: dalle 8:00 alle 8:30; dalle 19:00 alle 19:30; festivi: dalle 8:00 alle 12:30; dalle 20:00 alle 20:30 | Indirizzo: via san Gennaro a Antignano, 82 | Tel: 0815565283


· Chiesa di San Gennaro o Piccola Pompei: (nei cui pressi percorrendo la via Antiniana una lapide (datata 1513) evidenzia la pietra su cui sarebbe stata poggiata la testa di San Gennaro.


· Strade dello Shopping (Pedonali): Piazza Vanvitelli, Via Scarlatti, via Luca Giordano e zone limitrofe (non pedonali) dove è possibile sorseggiare un aperitivo o un buon caffè godendo degli spettacoli di artisti di strada e della colorita fauna che anima le strade quotidianamente praticamente a ogni orario.


· Parco di Villa Floridiana e Museo Nazionale della Ceramica Duca di Martina: è l’antica villa neoclassica realizzata dall’architetto Antonio Niccolini (parco ed edificio) che si apre verso il mare e sul panorama con una scalinata scenografica che raccorda l’edificio al parco.

Alla morte dell’ultima erede della duchessa di Florida fu acquistata dallo Stato (1919) e divenne sede del Museo Nazionale della Ceramica Duca di Martina, imperniato sulle raccolte originali di arte decorativa europea e orientale di Placido de Sangro, duca di Martina, donate alla città dal nipote, nel 1911: circa seimila oggetti di produzione artistica di, vetri, avori, ambre, lacche, coralli, tartarughe, smalti, accanto a porcellane e maioliche che ne formano il nucleo più consistente.

Orario di apertura: inverno 8.30-16.00; estate 8.30-19.00 | Indirizzo: via Cimarosa, 77 | Tel: 081.5788418


· Castel Sant’Elmo: meravigliosa costruzione risalente al due-trecento è oggi sede della Sovrintendenza per il Patrimonio Storico Artistico e Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Napoli. Il castello, complice anche la posizione, evolve presto da residenza reale a fortezza strategica, baluardo e presidio difensivo simbolico e materiale dei poteri di governo della città.

Nel tempo ha assunto la configurazione a impianto stellare a 6 punte con la ricostruzione che lo rese una fortezza, per poi diventare un carcere per prigionieri politici eccellenti (Tommaso Campanella, accusato di eresia (le Poesie filosofiche con annotazioni autografe, oggi nella biblioteca dei Girolamini, sarebbero la copia personale gelosamente custodita durante la reclusione; i protagonisti della rivoluzione napoletana del 1799, tra gli altri Gennaro Serra, Mario Pagano, Luigia Sanfelice, poi giustiziati in piazza Mercato).

Oggi il castello è un centro polifunzionale per attività e iniziative culturali da mostre di arte antica e contemporanea, a spettacoli, concerti, oltre che sede stabile della rassegna periodica del fumetto COMICON.

Orario di apertura: dalle 8:30 alle 19:30 | Indirizzo: via Tito Angelini, 22 | Tel: 0812294401


· Certosa e Museo di San Martino dello stesso periodo del Castel Sant’Elmo è la struttura gotica che venne trasformata intorno al ‘500 ed il ‘700 per assumere le sembianze attuali. A partire dal Cinquecento la dotazione poco comune di tesori d’arte della chiesa e del monastero e la posizione magica sulla collina catturarono la meraviglia di letterati, eruditi e viaggiatori in visita ai monaci. Con l’Unità d’Italia, il complesso divenne “Museo di Patrie Memorie” (vi hanno lavorato architetti come Giovanni Antonio Dosio (1581), Cosimo Fanzago (1623), artefice della veste barocca, e Nicola Tagliacozzi Canale (1723): da Giovanni Lanfranco, a Jusepe Ribera, Battistello Caracciolo, Luca Giordano, tra i pittori; Giuseppe Sanmartino e Domenico Antonio Vaccaro, tra gli scultori).

È, inoltre, sede del Museo di Arte Presepiale. La Sezione navale è stata riaperta al pubblico nel 2008. Il panorama a trecentosessanta gradi sul golfo, dalle pendici del Vesuvio, passando per Capri, all’incantesimo delle isole e dell’area Flegrea, non ha probabilmente eguali tra le metropoli d’Occidente.

Orario di apertura: dalle 8:30 alle 19:30 | Indirizzo: largo san martino, 8 | Tel: 0815781769 |


Fuori dai percorsi turistici:

· Eremo dei Camaldoli (eremo dei monaci camaldolesi) Indirizzo: via dell'eremo, 1 | Tel: 0815872519; 0815875807 | Sito: www.brigidine.org| Email: eremo.camaldoli@eremo.it



Storie e tradizioni del Vomero

· La tradizione religiosa popolare vuole che il corpo di san Gennaro, trasferito da Pozzuoli a Napoli, sia passato vicino alla chiesa di San Gennaro ad Antignano (all’angolo con via Conte della Cerra), dove esiste ancora un’edicola in memoria dell’avvenimento.

· San Gennaro, Santo Patrono di Napoli avrebbe, inoltre, compiuto per la prima volta il miracolo dello scioglimento del sangue proprio ad Antignano, dove già dall’anno 1000 è eretta la chiesta di San Gennariello, detta anche Chiesa di San Gennaro o Piccola Pompei (in via Cifariello).

· L’Arenella è il luogo di origine del pittore Salvator Rosa (1625) – nato in una casa a fronte della chiesa di Santa Maria del Soccorso – cui è dedicata la statua (di Achille d’Orsi, 1871) al centro di piazza Francesco Muzii.




Curiosità:

Per la sua posizione, è dislocata fuori dal centro di Napoli (ma ottimamente collegata dalla Metro Linea 1 e dalle Funicolari) i suoi abitanti usano dire “scendo giù a Napoli” quando si recano nelle zone del centro storico!

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